
Saltimbocca alla romana
ingredienti per 4 persone
- 8 fettine di vitello da 50 grammi l’una
- 8 fette di prosciutto crudo
- 8 foglie di salvia
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 20 g di burro
- 100 ml di vino bianco
- Farina di tipo 0
- Appoggiare su ogni fettina di carne una fetta di prosciutto e una foglia di salvia, fermando ciascuna foglia con uno stuzzicadenti.
- Infarinare leggermente premendo con le mani le fettine in un piatto contenente un po’ di farina.
- In una padella scaldare l’olio e il burro, adagiarvi le fettine di carne con il lato del prosciutto verso il basso.
- Cuocere a fuoco moderato per 2-3 minuti o fino a leggera doratura, poi girare le fettine e cuocere dall’altro lato.
- Trasferirle in un piatto e tenere da parte al caldo.
- Nella padella di cottura versare il vino bianco e far sfumare lasciando che il fondo di cottura si addensi per uno o due minuti.
- Servire la carne irrorata con il sugo del fondo di cottura.
Note
I saltimbocca sono un secondo piatto tipico della cucina laziale: si tratta di una sorta di involtini di carne aperti e farciti con prosciutto crudo e una foglia di salvia.
Si chiamano saltimbocca per la dimensione ridotta delle fettine di carne, assimilabili ad un unico boccone.
Le fettine sono in genere di vitello e per ottenerle il peso ideale, ovvero circa 50 grammi (ma anche un po’ meno secondo i gusti), si possono tagliare in più parti le fettine fatte preparate dal macellaio.
I saltimbocca alla romana sono una ricetta veloce e molto semplice da realizzare, ma allo stesso tempo sfiziosa e molto saporita, buona a tal punto da diventare un vanto della cucina italiana.
La carne di vitello è più morbida della carne del manzo adulto in quanto meno fibrosa e meno ricca di tessuto connettivo e di sapore: in generale infatti gli animali più giovani sono più teneri ma meno saporiti degli animali più vecchi: questo perché l’utilizzo del muscolo ne aumenta il tessuto connettivo e la sapidità
Questi fattori possono dipendere non solo dall’età, ma anche dalla vita dell’animale: un animale allo stato selvatico, come il cervo o il capriolo, ha una carne più saporita ma anche meno tenera di un animale di allevamento, e lo stesso si può dire, nello stesso animale, ma rispetto ad alcuni muscoli più o meno utilizzati.
Per questo motivo i tagli di carne si differenziano per sapidità e tenerezza e, conseguentemente, per tipi di cottura maggiormente adatti al loro consumo.
L’utilizzo della carne di vitello si presta molto bene per questa ricetta perché, se da un lato è molto tenera, dall’altro, la sua “carenza” in sapore è compensata dall’accoppiamento con la fettina di prosciutto crudo.