DATI DI SCENARIO ISMEA (Aggiornati a maggio 2024)

La produzione di nocciole, mandorle, noci, castagne e pistacchi realizzata dall’Italia nel 2023 ammonta a 270 mila tonnellate. Un’offerta ricca e diversificata, in termini di varietà e caratteristiche distintive, espressione dei molteplici territori di provenienza, che pone l’Italia nella Top-ten dei produttori mondiali.

Nell’ultimo decennio, nonostante l’aumento delle superfici investite, gli eventi climatici eccezionali hanno penalizzato le rese, riducendo l’offerta interna del 7% e determinando un maggiore ricorso al prodotto di importazione.

Nel 2023 l’Italia ha importato 460 mila tonnellate, un quantitativo pari a quasi due volte la produzione nazionale, per un controvalore di 1,4 miliardi di euro. Si tratta soprattutto di forniture extra-UE con Usa, Turchia e Cile che insieme concentrano oltre il 50% dei volumi totali. Un ruolo di rilievo è rivestito, tuttavia anche dalla Spagna, da cui dipende circa il 12% del nostro import.

L’Italia è il sesto maggiore importatore mondiale di frutta in guscio, per il rilevante fabbisogno dell’industria dolciaria nazionale, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, ma anche per la significativa crescita dei consumi interni, favoriti dalla diffusione di stili di vita orientati al benessere e dal successo di prodotti innovativi, quali mix e barrette energetiche/dietetiche, che hanno contribuito a destagionalizzare l’acquisto di frutta in guscio svincolandolo dalle tradizionali occasioni legate a ricorrenze e festività. Nell’ultimo anno il consumo complessivo di frutta in guscio in Italia si è attestato a 638 mila tonnellate, il 25% in più rispetto a dieci anni fa.

Secondo i dati ISMEA-NIQ, nel 2023 la spesa delle famiglie italiane per gli acquisti di frutta in guscio “tal quale” hanno totalizzato 1,1 miliardi di euro (di cui 911 milioni di prodotto confezionato), per volumi complessivi superiori a 115 mila tonnellate. Significativo l’incremento anche rispetto all’anno dell’emergenza Covid, quando le vendite sul circuito domestico avevano registrato un picco di crescita. Rispetto al 2020 gli acquisti sono infatti aumentati dell’11% in termini quantitativi e del 16% in valore.

 

Consulta l’osservatorio economico ISMEA sulla frutta in guscio