Alcuni ricercatori italiani dell’Università di Firenze hanno scoperto che i polifenoli dell’olio extravergine d’oliva possono prevenire o ritardare la comparsa del morbo di Alzheimer.
Per avallare questo studio – pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One – per otto settimane consecutive è stata somministrata a dei modelli murini di malattia Alzheimer (ovvero a delle cavie che fungono da modelli per il morbo), l’oleuropeina aglicone, il principale polifenolo dell’olio Evo.
I risultati hanno mostrato che l’integrazione dietetica di oleuropeina aglicone ha migliorato notevolmente le prestazioni cognitive dei topi rispetto al gruppo a cui non è stata fatta tale somministrazione.
Gli scienziati hanno anche condotto test sulla memoria e notato che, nella cavia da laboratorio coinvolta nella ricerca, la compromissione cognitiva è stata prevenuta dalla somministrazione di oleuropeina aglicone.
Sebbene non sia la prima volta che si pensa che l’olio d’oliva e la dieta mediterranea proteggano dall’Alzheimer, questa ricerca aggiunge l’ulteriore prova che – almeno in parte, – questi benefici possono essere ricondotti all’assunzione di olio extra vergine di oliva e al suo principale polifenolo, l’oleuropeina aglicone.
I ricercatori hanno concluso che i loro risultati supportano la possibilità che l’integrazione dietetica con olio extra vergine di oliva possa prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia di Alzheimer e ridurre la gravità dei suoi sintomi.
Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA
Alcuni ricercatori italiani dell’Università di Firenze hanno scoperto che i polifenoli dell’olio extravergine d’oliva possono prevenire o ritardare la comparsa del morbo di Alzheimer.
Per avallare questo studio – pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One – per otto settimane consecutive è stata somministrata a dei modelli murini di malattia Alzheimer (ovvero a delle cavie che fungono da modelli per il morbo), l’oleuropeina aglicone, il principale polifenolo dell’olio Evo.
I risultati hanno mostrato che l’integrazione dietetica di oleuropeina aglicone ha migliorato notevolmente le prestazioni cognitive dei topi rispetto al gruppo a cui non è stata fatta tale somministrazione.
Gli scienziati hanno anche condotto test sulla memoria e notato che, nella cavia da laboratorio coinvolta nella ricerca, la compromissione cognitiva è stata prevenuta dalla somministrazione di oleuropeina aglicone.
Sebbene non sia la prima volta che si pensa che l’olio d’oliva e la dieta mediterranea proteggano dall’Alzheimer, questa ricerca aggiunge l’ulteriore prova che – almeno in parte, – questi benefici possono essere ricondotti all’assunzione di olio extra vergine di oliva e al suo principale polifenolo, l’oleuropeina aglicone.
I ricercatori hanno concluso che i loro risultati supportano la possibilità che l’integrazione dietetica con olio extra vergine di oliva possa prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia di Alzheimer e ridurre la gravità dei suoi sintomi.
Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA