NUTRIZIONE
a cura di Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione
NUTRIZIONE
a cura di Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione
Olio d’oliva e cuore
15 Settembre 2022 I migliori oli per la tua salute
5 Settembre 2022 I grassi buoni da mangiare per stare bene
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4 Giugno 2020

Olio d’oliva e cuore


Una dieta ricca di olio d’oliva può essere in grado di rallentare l’invecchiamento del cuore

È infatti noto che il tempo passa anche per il più importante dei nostri organi vitali: è soprattutto l’invecchiamento delle arterie che può portare a tutta una serie di problemi per la salute.

Tuttavia, alcuni ricercatori spagnoli dell’unità di ricerca sui lipidi e l’aterosclerosi dell’ospedale universitario Reina Sofia di Cordoba hanno scoperto che una dieta ricca di olio d’oliva o altri grassi monoinsaturi potrebbe migliorare la funzione arteriosa degli anziani. 

Lo studio – pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition – ha confrontato gli effetti della dieta mediterranea – ricca di olio d’oliva – sia con gli effetti di diete povere di grassi ma ad alto contenuto di carboidrati che con quelli di diete ricche di grassi saturi e ha concluso che solo la prima può diminuire i danni dell’invecchiamento sui vasi sanguigni e sul cuore.

Quando l’endotelio (lo strato di cellule che riveste le pareti interne delle artiere, aiutando il sangue a circolare senza intoppi) è danneggiato – cosa che può accadere con il passare del tempo -, rilascia le cosiddette micro-particelle endoteliali. I ricercatori hanno misurato il numero di queste micro-particelle, dimostrando che esso è minore nei soggetti anziani che hanno seguito una dieta mediterranea basata sull’assunzione regolare di olio d’oliva. In compenso, si sono registrate concentrazioni più elevate di cellule che sostituiscono quelle endoteliali danneggiate rispetto a coloro che non seguono una dieta mediterranea. 

Secondo Javier Delgado – uno dei principali autori dello studio – queste misurazioni suggeriscono che l’endotelio dei vasi sanguigni è meno influenzato dal deterioramento associato all’età quando si segue una dieta mediterranea a base di olio d’oliva. 

Sebbene lo studio sia stato condotto solo su 20 soggetti anziani sani, si tratta del primo ad aver ottenuto tale risultato grazie all’associazione tra dieta mediterranea e sistema circolatorio nell’età avanzata, secondo una dichiarazione stessa dell’ospedale.  

Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE  UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA

4 Giugno 2020

Olio d’oliva e cuore


Una dieta ricca di olio d’oliva può essere in grado di rallentare l’invecchiamento del cuore

È infatti noto che il tempo passa anche per il più importante dei nostri organi vitali: è soprattutto l’invecchiamento delle arterie che può portare a tutta una serie di problemi per la salute.

Tuttavia, alcuni ricercatori spagnoli dell’unità di ricerca sui lipidi e l’aterosclerosi dell’ospedale universitario Reina Sofia di Cordoba hanno scoperto che una dieta ricca di olio d’oliva o altri grassi monoinsaturi potrebbe migliorare la funzione arteriosa degli anziani. 

Lo studio – pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition – ha confrontato gli effetti della dieta mediterranea – ricca di olio d’oliva – sia con gli effetti di diete povere di grassi ma ad alto contenuto di carboidrati che con quelli di diete ricche di grassi saturi e ha concluso che solo la prima può diminuire i danni dell’invecchiamento sui vasi sanguigni e sul cuore.

Quando l’endotelio (lo strato di cellule che riveste le pareti interne delle artiere, aiutando il sangue a circolare senza intoppi) è danneggiato – cosa che può accadere con il passare del tempo -, rilascia le cosiddette micro-particelle endoteliali. I ricercatori hanno misurato il numero di queste micro-particelle, dimostrando che esso è minore nei soggetti anziani che hanno seguito una dieta mediterranea basata sull’assunzione regolare di olio d’oliva. In compenso, si sono registrate concentrazioni più elevate di cellule che sostituiscono quelle endoteliali danneggiate rispetto a coloro che non seguono una dieta mediterranea. 

Secondo Javier Delgado – uno dei principali autori dello studio – queste misurazioni suggeriscono che l’endotelio dei vasi sanguigni è meno influenzato dal deterioramento associato all’età quando si segue una dieta mediterranea a base di olio d’oliva. 

Sebbene lo studio sia stato condotto solo su 20 soggetti anziani sani, si tratta del primo ad aver ottenuto tale risultato grazie all’associazione tra dieta mediterranea e sistema circolatorio nell’età avanzata, secondo una dichiarazione stessa dell’ospedale.  

Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE  UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA