NUTRIZIONE
a cura di Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione
NUTRIZIONE
a cura di Giorgio Calabrese, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione
Extravergine: buone notizie dalla ricerca
15 Settembre 2022 I migliori oli per la tua salute
5 Settembre 2022 I grassi buoni da mangiare per stare bene
22 Ottobre 2020 Olio Evo: il grasso più sano
29 Settembre 2020 Extravergine d’oliva: un toccasana per il sistema nervoso
28 Settembre 2020 Gli effetti benefici dell’extravergine sull’esercizio fisico moderato
25 Settembre 2020 Olio Evo e sport
5 Giugno 2020 L’olio Evo previene la gastrite
4 Giugno 2020 Olio d’oliva e cuore
3 Giugno 2020 L’olio Evo contro l’Alzheimer
20 Maggio 2020 Olio d’oliva e cervello
13 Maggio 2020 Olio Evo: un alleato nella lotta alle malattie non trasmissibili
6 Maggio 2020 L’olio Evo fa bene alla pelle
8 Aprile 2020 Perché usare olio extravergine d’oliva
16 Gennaio 2020 Garanzia della qualità
Extravergine e cucina
20 Dicembre 2019 Perché l’olio Evo fa bene?
13 Dicembre 2019 Olio extravergine di oliva emblema della dieta mediterranea
5 Dicembre 2019 OLIO EVO – Il tesoro del Mediterraneo

2 Marzo 2020

Extravergine: buone notizie dalla ricerca


In un precedente articolo abbiamo spiegato il perché l’olio Evo faccia bene alla salute. La pelle, la vista, il sistema cardiovascolare sono solo alcuni dei “beneficiari” dell’utilizzo costante di questo prezioso alimento. Ma le buone notizie non finiscono qui: da novembre 2019 sappiamo che gli antiossidanti di cui è ricco l’oro verde proteggono anche il cervello.

Non parliamo solo di memoria: uno studio della Lewis Kats School of Medicine della Temple University di Philadelphia, guidata dal ricercatore italiano Domenico Praticò, ha dimostrato che l’olio d’oliva aiuta a prevenire sia l’Alzheimer che le tauopatie, malattie neurodegenerative che portano a demenza e declino cognitivo a causa dell’accumulo tossico di una proteina (tau).

La scoperta è avvenuta sottoponendo alcune cavie a una dieta a base di olio extravergine. Queste, invecchiando, hanno subito minori danni alla memoria e alle funzioni cognitive rispetto a quanto osservato nei soggetti non alimentati con olio Evo, per effetto di una riduzione del 60% di depositi di tau dannosi.

I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Aging Cell, sono un’ulteriore spinta all’utilizzo di olio extravergine, non solo perché buono e profondamente legato al territorio, ma anche e soprattutto perché utile alla nostra salute.

Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE  UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA


2 Marzo 2020

Extravergine: buone notizie dalla ricerca


In un precedente articolo abbiamo spiegato il perché l’olio Evo faccia bene alla salute. La pelle, la vista, il sistema cardiovascolare sono solo alcuni dei “beneficiari” dell’utilizzo costante di questo prezioso alimento. Ma le buone notizie non finiscono qui: da novembre 2019 sappiamo che gli antiossidanti di cui è ricco l’oro verde proteggono anche il cervello.

Non parliamo solo di memoria: uno studio della Lewis Kats School of Medicine della Temple University di Philadelphia, guidata dal ricercatore italiano Domenico Praticò, ha dimostrato che l’olio d’oliva aiuta a prevenire sia l’Alzheimer che le tauopatie, malattie neurodegenerative che portano a demenza e declino cognitivo a causa dell’accumulo tossico di una proteina (tau).

La scoperta è avvenuta sottoponendo alcune cavie a una dieta a base di olio extravergine. Queste, invecchiando, hanno subito minori danni alla memoria e alle funzioni cognitive rispetto a quanto osservato nei soggetti non alimentati con olio Evo, per effetto di una riduzione del 60% di depositi di tau dannosi.

I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Aging Cell, sono un’ulteriore spinta all’utilizzo di olio extravergine, non solo perché buono e profondamente legato al territorio, ma anche e soprattutto perché utile alla nostra salute.

Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE  UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA