Che quella mediterranea sia una delle diete più sane al mondo è ormai risaputo; ciò su cui non ci si sofferma abbastanza è il ruolo essenziale che ha l’olio extravergine d’oliva.
Nella piramide alimentare l’olio Evo occupa uno dei gradini più bassi, riservati agli alimenti che vanno assunti con una maggiore frequenza. Rispetto al passato, infatti, il ruolo dei grassi vegetali è stato rivalutato. Nel caso dell’olio Evo se ne consiglia l’assunzione a ogni pasto, con l’avvertenza di non superare i 50-60 gr. (quattro cucchiai), da suddividere tra verdura, primi e secondi piatti.
Ma perché la dieta mediterranea è ritenuta sana? Perché protegge da malattie cardiovascolari, tumori, asma e declino cognitivo (Alzheimer e Parkinson). Inoltre riduce gli stati infiammatori e migliora la funzione endoteliale, associata a obesità e malattie renali. Infine, ha un impatto positivo sull’ipertensione e sull’aterosclerosi.
In definitiva, la dieta mediterranea contribuisce a una maggiore longevità e a un miglioramento della qualità della vita.
È all’interno di questo quadro che si inserisce l’olio extravergine d’oliva, re della dieta mediterranea e vero e proprio nutraceutico, ossia un cibo-farmaco. Grazie a questo prezioso alimento, i popoli mediterranei sono tra i più longevi al mondo. La bassa incidenza di malattie cardiache e di alcuni tipi di tumori, infatti, viene attribuita all’alto consumo di olio Evo, una delle principali fonti di lipidi nel nostro Paese.
Andando nel dettaglio, uno studio su 19 casi clinici condotto su oltre 37.000 soggetti, dimostra che l’olio di oliva fornisce una protezione contro tutti i tipi di tumore (seno, prostata, colon, laringe…). Quanto a cuore e circolazione, una recente rassegna critica evidenzia che l’olio di oliva riduce il rischio di malattie cardiache, migliora il profilo lipidico del sangue e abbassa i trigliceridi.
In sintesi, tra i tanti effetti dell’olio extravergine d’oliva, dimostrati mediante intervento dietetico su alcune popolazioni, ci sono (tra gli altri):
Insomma, se già non fosse già così buono, l’extravergine di oliva avrebbe altri mille motivi per essere assunto quotidianamente.
Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA
Che quella mediterranea sia una delle diete più sane al mondo è ormai risaputo; ciò su cui non ci si sofferma abbastanza è il ruolo essenziale che ha l’olio extravergine d’oliva.
Nella piramide alimentare l’olio Evo occupa uno dei gradini più bassi, riservati agli alimenti che vanno assunti con una maggiore frequenza. Rispetto al passato, infatti, il ruolo dei grassi vegetali è stato rivalutato. Nel caso dell’olio Evo se ne consiglia l’assunzione a ogni pasto, con l’avvertenza di non superare i 50-60 gr. (quattro cucchiai), da suddividere tra verdura, primi e secondi piatti.
Ma perché la dieta mediterranea è ritenuta sana? Perché protegge da malattie cardiovascolari, tumori, asma e declino cognitivo (Alzheimer e Parkinson). Inoltre riduce gli stati infiammatori e migliora la funzione endoteliale, associata a obesità e malattie renali. Infine, ha un impatto positivo sull’ipertensione e sull’aterosclerosi.
In definitiva, la dieta mediterranea contribuisce a una maggiore longevità e a un miglioramento della qualità della vita.
È all’interno di questo quadro che si inserisce l’olio extravergine d’oliva, re della dieta mediterranea e vero e proprio nutraceutico, ossia un cibo-farmaco. Grazie a questo prezioso alimento, i popoli mediterranei sono tra i più longevi al mondo. La bassa incidenza di malattie cardiache e di alcuni tipi di tumori, infatti, viene attribuita all’alto consumo di olio Evo, una delle principali fonti di lipidi nel nostro Paese.
Andando nel dettaglio, uno studio su 19 casi clinici condotto su oltre 37.000 soggetti, dimostra che l’olio di oliva fornisce una protezione contro tutti i tipi di tumore (seno, prostata, colon, laringe…). Quanto a cuore e circolazione, una recente rassegna critica evidenzia che l’olio di oliva riduce il rischio di malattie cardiache, migliora il profilo lipidico del sangue e abbassa i trigliceridi.
In sintesi, tra i tanti effetti dell’olio extravergine d’oliva, dimostrati mediante intervento dietetico su alcune popolazioni, ci sono (tra gli altri):
Insomma, se già non fosse già così buono, l’extravergine di oliva avrebbe altri mille motivi per essere assunto quotidianamente.
Giorgio Calabrese – MEDICO DOCENTE UNIV. DI ALIMENTAZIONE UMANA E DIETOTERAPIA