Tipologia: IGP.
Areale produttivo: Sicilia.
Varietà/Cultivar: Biancolilla, Bottone di gallo, Brandofino, Calatina, Cavalieri, Cerasuola, Crastu, Erbano, Giarraffa, Lumiaru, Marmorigna, Minuta, Moresca, Nasitana, Nerba, Nocellara del Belice, Nocellara etnea, Nocellara messinese, Ogliarola messinese, Olivo di Mandanici, Piricuddara, Santagatese, Tonda iblea,Vaddarica, Verdello, Verdese, Zaituna e loro sinonimi, da sole o congiuntamente. Possono inoltre concorrere altre cultivar presenti negli oliveti, fino ad un massimo del 10%.
Sapore: amaro e piccante. Percezione da leggera a media;
Profumo: mediamente fruttato con sentori di pomodoro verde, carciofo ed erba fresca;
Colore: verde oro.
Sentito dire (le curiosità): Il riconoscimento dell’IGP Sicilia è stato il secondo per l’olio in Italia, dopo l’IGP Toscana.
Abbinamenti in cucina: grigliate di pesce o di carne, zuppe di cereali e minestre di verdure.
Tipologia: IGP.
Areale produttivo: Sicilia.
Varietà/Cultivar: Biancolilla, Bottone di gallo, Brandofino, Calatina, Cavalieri, Cerasuola, Crastu, Erbano, Giarraffa, Lumiaru, Marmorigna, Minuta, Moresca, Nasitana, Nerba, Nocellara del Belice, Nocellara etnea, Nocellara messinese, Ogliarola messinese, Olivo di Mandanici, Piricuddara, Santagatese, Tonda iblea,Vaddarica, Verdello, Verdese, Zaituna e loro sinonimi, da sole o congiuntamente. Possono inoltre concorrere altre cultivar presenti negli oliveti, fino ad un massimo del 10%.
Sapore: amaro e piccante. Percezione da leggera a media;
Profumo: mediamente fruttato con sentori di pomodoro verde, carciofo ed erba fresca;
Colore: verde oro.
Sentito dire (le curiosità): Il riconoscimento dell’IGP Sicilia è stato il secondo per l’olio in Italia, dopo l’IGP Toscana.
Abbinamenti in cucina: grigliate di pesce o di carne, zuppe di cereali e minestre di verdure.